Siamo sopravvissuti all'inverno (che per altro non è ancora finito, quindi magari creperemo presto), siamo sopravvissuti alle elezioni politiche (che per altro il Governo non è ancora stato costituito, quindi magari creperemo ancor prima), siamo sopravvissuti alla notte degli Oscar, che ci ha regalato vincitori banali con la solita manfrina del red carpet...
La vita è come un film, ma il film della nostra vita vuole essere un kolossal, costosissimo e pieno di star, con scenografie e costumi sfavillanti, non come uno di quei filmetti di merda indie underground d'essai, durata dieci ore, dove è tutto lento come la fame, i dialoghi dicono stronzate nonsense e non si capisce un cazzo di quello che succede (se succede).
NASACROCE ENTERTAINMENT presenta A MORTE WES ANDERSON, un cortissimometraggio su quanto i kolossal con Julia Roberts facciano bene allo spirito, all'anima, al conto in banca e alla salute mentale di noi attori protagonisti di una vita d'essai.